COMMITTENTE: Cooperativa Dinamos
LUOGO: Malé
ANNO: 2014
TIPOLOGIA: Concorso ad invito
DESTINAZIONE: Residenze private
CONCEPT
La dualità e la complementarietà degli elementi contrapposti (chiaro-scuro, nord-sud, aperto-chiuso …) caratterizzano l’intero progetto e sono ben sintetizzati dal concetto dello Yin e Yang:
Il concetto di Yin e Yang ha origine dall'antica filosofia cinese, molto probabilmente dall'osservazione del giorno che si tramuta in notte e della notte che si tramuta in giorno, è una concezione presente nelle due religioni propriamente cinesi: Taoismo e Confucianesimo. I caratteri tradizionali per yin e yang possono essere separati e tradotti approssimativamente come il lato in ombra della collina (yin) e il lato soleggiato della collina (yang). Il significato di questi caratteri non può che avere più di una connotazione. Siccome yang fa riferimento al "lato soleggiato della collina", esso corrisponde al giorno ed alle funzioni più attive. Al contrario, yin, facendo riferimento al "lato in ombra della collina", corrisponde alla notte e alle funzioni meno attive. Il concetto di Yin e Yang può essere illustrato da queste opposizioni: luna-sole, notte-giorno, oscurità-luce, freddo-caldo, riposo-attività, terra-cielo, ecc. Tutto può essere descritto in termini di YY…
Dal punto di vista architettonico l’edificio si presenta come un volume regolare e compatto, rapportandosi al contesto attraverso il linguaggio della contemporaneità. Nella parte residenziale si compone di quattro distinte unità a loro volta doppiamente declinate: ognuna nasce infatti dall’aggregazione di due corpi leggermente sfalsati e con coperture dalle inclinazioni contrapposte; l’architettura e le funzioni si caratterizzano nelle due parti sia in pianta che in alzato. I blocchi ad Ovest ospitano al piano terra gli spazi di ingresso e di soggiorno, mentre al primo piano si trova la “stanza padronale” con i relativi ambienti accessori; sempre in questa parte troviamo gli spazi e le aperture che si relazionano in maniera diretta verso Sud e con il paesaggio attraverso degli ampi terrazzi e delle ampie superfici vetrate in entrambi i piani nobili.
Nei blocchi ad Est, dove sono collocati i percorsi verticali, si trovano invece a piano terra la cucina con gli ambienti serventi, mentre a primo piano due delle altre stanze.
L’andamento del terreno se da un lato, a fronte delle scelte insediative operate, preclude la possibilità di fruire di un giardino privato direttamente dalla zona giorno, dall’altro determina la creazione di un prezioso livello seminterrato, ovvero completamente interrato verso monte e completamente aperto verso valle; gli spazi che qui si creano vengono proposti come superfici moltifunzionali, aggiuntive rispetto a quella delle abitazioni e il cui utilizzo è del tutto personalizzabile in relazione alle specifiche esigenze dei soci prenotatari (studio, palestra, sala giochi, lavanderia, taverna, dependance, ecc). Si tratta quindi di spazi “nobili” il cui impiego viene ulteriormente valorizzato nella bella stagione dalla presenza del verde privato con il quale instaurano uno stretto legame funzionale.
La sistemazione degli esterni, dei parcheggi e dei box interrati è legata alle scelte generali che hanno ispirato e regolano la proposta progettuale: al fine di creare dignitose aree verdi (sia pubbliche che private), subito all’ingresso al lotto è stata collocata la rampa di accesso ai garage interrati; il volume interrato è infatti raggiungibile percorrendo un tunnel che, incrociando la viabilità di superficie, aggira il corpo di fabbrica all’angolo Nord-Est del corpo di fabbrica e si immette nella zona dedicata alle manovre di immissione nei box privati (il cui sedime corrisponde all’edificato fuori terra). Tale scelta, se da un lato permette di “togliere” da subito le automobili dall’immediato intorno delle residenze presenta indubbi vantaggi sotto il profilo funzionale, soprattutto durante la stagione invernale (limitato sgombero neve, ecc).
Ogni unità può così vedere realizzato il proprio giardino privato, le cui dimensioni rappresentano necessariamente un elemento di non equità nella ripartizione dei valori tra le singole unità; nel verde esclusivo delle unità si dispone su due lati, mentre il giardino della seconda unità da Est risulta necessariamente limitato dalla presenza del percorso.
Il trattamento delle superfici esterne è risolto con l’utilizzo di pochi materiali (intonaco, vetro, legno, metallo) utilizzati per le loro peculiarità: le murature esterne, coibentate con un sistema a cappotto, risultano intonacate mentre le aperture e i serramenti esterni sono “tagliati” con lo scopo di minimizzare l’impatto del telaio fisso valorizzando appieno le proprietà delle ampie vetrate. Il legno è il protagonista delle strutture di copertura e nella sua essenza larice viene qui impiegato come elemento frangisole permettendo contemporaneamente una maggiore privacy nell’utilizzo dei terrazzi. Il larice nel tempo acquisirà una propria mutazione nella cromia legando l’edificio al luogo ed entrando in simbiosi con esso. Il metallo nei toni del grigio viene infine impiegato nel rivestimento dei manti di copertura e come elemento oscurante sulle finestre.