SCUOLA MATERNA

COMMITTENTE: Associazione Enrico Conci Piazzola

LUOGO: Malé

ANNO: 2009/14 progettazione - 2015/16 esecuzione

TIPOLOGIA: Ristrutturazione

DESTINAZIONE: Opera pubblica

Ph CREDIT: MoniqueFoto di Monica Condini

 

La scuola materna era stata edificata negli anni ’80 per ospitare circa 70 bambini, divisi su tre sezioni site al piano terra, con il primo piano adibito ad alloggio. La ristrutturazione si è resa necessaria per sostituire la copertura particolarmente degradata e recuperarne il volume sottostante per le attività didattiche, oltre che per migliorare la sicurezza antisismica, l’efficienza energetica e il confort abitativo.

L’edificio originario era costituito da un corpo edilizio di forma quadrata di circa 30 metri per lato, con una copertura a quattro falde. La composizione dell’edificio risultava molto interessante, grazie alla perfetta simmetria sull’asse diagonale nord/sud, alla presenza dei quattro blocchi sui lati sud e ovest e alla intersezione con dei tagli di luce sugli altri due lati.

È stata proprio la lettura di questa geometria che ha suggerito la forma architettonica utilizzata per le nuove strutture del primo piano e il nuovo linguaggio conferito all’opera nel suo complesso.

I nuovi volumi hanno struttura portante in legno: le pareti, in pannelli X-lam a tre strati, sono finite internamente con una controparete in cartongesso su intercapedine per gli impianti ed esternamente con un cappotto in lana di roccia; le coperture sono a falda unica, formate da pannelli prefabbricati a ossatura portante in legno, con isolante interposto in lana di roccia, finitura interna in pannello di legno d’abete e chiusura esterna in pannello OSB, sul quale è posta l’orditura per la ventilazione e il tavolato a supporto del manto di copertura in alluminio aggraffato.

I blocchi a piano terra, ai quali è stata conferita una nuova funzione estetica e pedagogica, sono rivestiti con pannelli in HPL di quattro differenti colori: le stesse cromie sono state utilizzate all’interno dei blocchi, per la finitura delle pareti, del soffitto e per le cornici di alcuni fori finestra.

I volumi colorati sono posti in relazione tra loro tramite una pensilina a intradosso piano, chiusa inferiormente con un pannello in abete e sagomata in modo tale da accoglie al suo interno sia l’alimentazione dei corpi illuminanti, sia il cassonetto del sistema frangisole per l’ombreggiamento delle aule.